L’obiettivo di ogni produttore di vino italiano è quello di esportare vino oltre i confini nazionali per aumentare il proprio bacino di clienti e, di conseguenza, il volume d’affari della propria azienda.
Il vino italiano, negli ultimi anni, continua a essere un prodotto ricercato dai consumatori di tutto il mondo tanto da reggere ancora bene il confronto con i competitor storici (Francia e Spagna).
L’esportazione dei vini italiani si è ormai spostato in grande parte sulle piattaforme online come Italian Wine Lover dove i grossisti di vini italiani possono trovare le migliori etichette del
Italian Wine Lover permette a oltre 500 cantine italiane di vendere i loro prodotti e di esportare in tutta sicurezza (sia dal punto di vista dei pagamenti che del trasporto) oltre i confini nazionali con tutti i vantaggi dell’e-commerce.
Esportare vino in Europa: i numeri
Esportare vino in Europa continua a essere una delle attività che trainano il settore agroalimentare del Made in Italy.
I dati ISTAT di inizio 2021, ad esempio, confermano che il mercato dell’export italiano di vino ha retto molto meglio alle ripercussioni dovute alle restrizioni per la Pandemia, rispetto ai vini francesi e spagnoli.
Le perdite rispetto agli anni precedenti si registrano nelle esportazioni verso la Gran Bretagna, soprattutto a causa della Brexit, mentre crescono i numeri per le aziende che vogliono esportare vino in Germania.
La situazione è rimasta molto simile negli altri paesi europei come Svizzera, Austria e Russia.
Per quanto riguarda il mercato russo è importante dire che il vino italiano rappresenta il 30% della totalità del vino importato.
Uno scenario non certamente idilliaco ma che, confrontato alle performance dei competitor spagnoli e francesi, fa ben sperare per il futuro del vendere vino online.
Una situazione in continuo divenire ma che almeno conferma l’interesse e l’appeal che il vino italiano continua ad avere agli occhi dei consumatori europei ed internazionali.
Esportare vino in Cina: ecco come va il mercato asiatico
Una delle note peggiori per produttori di vino che vogliono esportare vino arriva dal mercato cinese.
L’importazione di vino italiano da parte di Pechino è calata vistosamente nei primi dieci mesi del 2020 per via dell’esplosione della Pandemia e dei numerosi e improvvisi lockdown decisi dalle autorità.
Il volume d’affari dell’export vino Cina è sceso addirittura sotto a quella verso Paesi Bassi e Austria, generando utili per solo 70 milioni di euro.
Un brutto colpo per i produttori e per i distributori di vino italiano quantificabile in un -28% sul volume totale dell’esportare vino all’estero.
Il mercato asiatico in generale ne esce colpito visto che anche il Giappone segue a ruota la Cina con un -18% di importazioni di vino italiano rispetto gli anni precedenti con una perdita di 126 milioni di euro.
Con l’attenuarsi della Pandemia e con la situazione che va sempre più verso la normalità, iniziano a riprendere le attività di export vini verso la Cina e l’Asia in generale.
Merito anche di vino shop online come Italian Wine Lover che permettono ai piccoli produttori di mettere in mostra i propri prodotti.
L’obiettivo del governo cinese è quello di riprendere a pieno regime l’importazione di vini italiani, considerati da tanti consumatori al pari di beni di lusso rappresentanti del Made in Italy.
Esportare vino in Russia: la situazione dopo lo scoppio della guerra
Una situazione che preoccupa non poco i Wine Export Manager è quella legata allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
L’Italia, come detto, è il primo fornitore di vino in Russia tanto che solo nel 2021 le esportazioni sono cresciute del 18,4%.
La situazione adesso però può cambiare radicalmente a causa dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina che risale ai primi mesi del 2022.
A preoccupare sono soprattutto i blocchi commerciali dovuti alle sanzioni economiche decise nei confronti della Russia sul comprare vino online.
Il blocco dell’export dei vini, ad esempio, può arrivare a portare una perdita di oltre 200 milioni di euro da parte delle aziende vinicole italiane che esportano solitamente verso la Russia.
Nonostante le sanzioni colpiscono maggiormente la vendita di bottiglie che superano i 300 euro di prezzo, ne risente tutta l’esportazione per via delle difficoltà nelle consegne.
Esportare vino negli Stati Uniti: dati e aspettative
Come esportare vino all’estero e più precisamente verso gli Stati Uniti?
Per quanto riguarda l’Export Vini italiano verso gli USA, la situazione può cambiare dopo la mancata conferma di Trump alla presidenza del Paese.
La speranza dei produttori e dei distributori che vogliono esportare vino in USA è che il neo eletto Biden riveda il piano doganale che ha deciso il suo predecessore.
Esportare vino negli USA non è diventato difficile solo per i vini italiani, ma anche per i grandi competitor francesi con champagne e rossi di Borgogna calati del 17% in un solo anno.
Oltre ai deal imposti dalla precedente amministrazione, sono da aggiungere anche gli effetti della Pandemia che, per quanto riguarda il mercato dell’export italiano, hanno fatto perdere ben 1,21 miliardi di euro.