Cosa significano le sigle che si trovano sulle etichette del vino italiano?
Il vino italiano presenta una serie di classificazioni che non hanno a che fare con la qualità del vino, ma piuttosto con la provenienza territoriale.
Uno dei consigli da seguire, nel momento dell’acquisto di un vino rosso , è di leggere sempre l’etichetta per tutelarci e consumare in modo consapevole.
La classificazione classica che si trova sulle etichette dei vini è la seguente:
- Vino generico;
- Vino varietale;
- Vino IGT (Indicazione Geografica Tipica);
- Vino DOC (Denominazione di Origine Controllata);
- Vino DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Questo schema è importante da conoscere per coloro che vogliono comprare vino online.
Le certificazioni permettono ai produttori di vino di avere un posto in piattaforme come Italian Wine Lover che si occupano di vendere all’ingrosso i migliori vini italiani online.
I grossisti di vini italiani, grazie alle 3000 etichette di oltre 500 cantine differenti, trovano offerte e promozioni per rifornire di vino italiano tutte le attività in ogni angolo del mondo.
Vino italiano: DOC – Denominazione di Origine Controllata
L’indicazione di dominazione di origine controllata compare spesso sulle bottiglie di vino italiano che si trova regolarmente nei vino shop online che nei magazzini tradizionali.
La classificazione DOC riguarda quelle zone d’Italia che producono vini di qualità che hanno mantenuto la classificazione IGT per i precedenti 5 anni.
I vini DOC devono avere le seguenti caratteristiche:
- Rispetto in fase di produzione di tutte le prescrizioni del disciplinare di riferimento (riguardo vitigno, zona di produzione, estratto secco, acidità totale, zona di produzione.);
- Forte legame col territorio di coltivazione;
- Valutazione finale da parte di esperti che esaminano tutte le caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche.
Vini italiani: DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita
Un’altra denominazione che riguarda il vino italiano è quella DOCG, ovvero la Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
È riservata ai vini che per 10 anni hanno mantenuto lo status di vini DOC e che hanno un prestigio riconosciuto dal punto di vista sensoriale.
Ecco alcune cose da sapere sui vini DOCG:
- Devono rispettare severi disciplinari che regolamentano tutte le procedure e i controlli che riguardano tutte le fasi di produzione;
- Le analisi per l’assegnazione della classificazione DOCG sono effettuate da un team di esperti non solo nella fase di produzione, ma anche in quella successiva all’imbottigliamento.
Le classificazioni DOCG sono circa 78 in tutta Italia, di cui ben 16 si trovano in Piemonte come nel caso del Barbera D’Asti (per alcuni il migliore vino rosso italiano).
Vini che si possono trovare su siti dove vendere vino online come Italian Wine Lover.
Il miglior vino italiano: IGT – Indicazione Geografica Tipica
Una denominazione abbastanza comune del vino italiano è l’IGT, ovvero l’Indicazione Geografica Tipica.
Il disciplinare di produzione è ovviamente meno restrittivo rispetto a quello che riguarda i vini DOC, DOCG e DOP.
Nonostante si tratti della più bassa definizione di origine, all’interno della vasta varietà di vini IGT (se ne contano più di 118) si possono trovare vini pregiati e di assoluta qualità.
Miglior vino italiano: varietà, valore e qualità
Quello del vino in Italia è un mercato complesso visto che ci sono circa 341 vini DOC e 78 vini DOCG.
Non è facile quindi fare un vino rosso italiano elenco di tutte le etichette che si trovano in commercio.
Come non è facile stabilire quali sono il miglior vino rosso e il miglior vino bianco italiano.
Ogni regione italiana, da nord a sud, ha un grande potenziale e questo ha portato a un cambiamento dei consumi e all’export vini USA.
Sulle carte dei ristoranti di tutto il mondo, oltre ai grandi classici come Brunello di Montalcino o Barolo, si trovano sempre più spesso altri tipi di vino come il Gewürztraminer altoatesino (vino bianco italiano famoso) o il Magliocco calabrese.
Wine Searcher conferma questo trend che vede i piccoli produttori sempre più presenti sul mercato italiano ed estero grazie anche a piattaforme di distribuzione come Italian Wine Lover.
I giovani produttori, nonostante lo spettro dei dazi Usa vino italiano, coltivano sempre il sogno di esportare verso gli Stati Uniti.
Uno degli ultimi trend del mercato americano è la premiumization, ovvero la disponibilità dei clienti a pagare di più per avere accesso a marchi di prestigio.
Questo permette anche ai marchi italiani di vino di passare da prodotto di consumo di massa a un vero e proprio brand.
Ottime notizie per i Wine Export Manager che aiutano i piccoli distributori a esportare i proprio prodotti sui mercati esteri.
Non è facile dire qual è stato il miglior vino italiano 2011, ma si può affermare che il migliore vino rosso italiano apprezzato negli USA resta il Barolo.